sabato 26 ottobre 2013

Preparativi

 
Leggo sempre con molto interesse blog e siti che parlano di riciclo, riuso, recuperi vari. Mi affascina la creatività che c'è dietro certi riutilizzi e, non essendo brava nel settore, mi limito a guardare e ammirare.
Nel mio piccolo però provo a fare qualcosa. Sarà per come sono stata cresciuta, sarà per gli sprechi inaccettabili che ci circondano, sarà per la crisi, ma quando penso al mondo dell'infanzia penso solo al riciclo.
Ho la fortuna di avere amiche e parenti che mi hanno rifornita di vestiti per le mie bibinde: in parte prestati, in parte regalati, devo dire che ne ho ricevuti (e ne ricevo) così tanti che alcuni non li ho nemmeno usati. Mi sono limitata a comprare quello che mancava o che trovavo più comodo e così continuo a fare.
Per l'arrivo di questo terzo figlio sono stata rifornita da due amiche che mi hanno prestato tutine da maschietto, non troppe ma il necessario per superare i primi 3-6 mesi. Non mi faccio scrupoli a riciclare bodies rosa o bordati di rosa: chi li vedrà mai?
Scrivo queste cose perché sono allibita da certe spese pazze che vedo fare: in un centro per l'infanzia recentemente ho visto comprare per una notevole cifra una quantità enorme di tutine da neonato, che dureranno 1-2 mesi e poi verranno archiviate negli scatoloni. Ma che senso ha? Ovviamente ognuno di noi è libero di spendere come vuole i propri soldi, e nel caso dei figli, spesso, se si è al primo, si fanno acquisti sbagliati o esagerati. Se però penso a quanto crescono velocemente i neonati in un anno, a tutti i regali in tutine delle taglie più piccole che arriveranno, mi passa proprio la voglia di tirare fuori quei soldi!
In certi forum poi ho letto di future neomamme che sono quasi offese dal fatto che le nonne (mamme o suocere, è indifferente) offrano la biancheria da culla e lettino che era stata dei futuri genitori. L'offesa deriva dal fatto che è roba "vecchia" di 30 anni, fuori moda e non di proprio gusto. Ma anche qui: è vero, sarà roba datata ma alla fine quanto la useremo? Un bambino in culla ci sta pochi mesi, nel lettino 2-3 anni e poi? Oltre tutto c'è da considerare il fatto che quelle lenzuoline/copertine, ecc sono spesso di qualità migliore della biancheria che circola oggi sul mercato, che come minimo è fatta in Cina ed è tanto se è di puro cotone. E poi, vogliamo mettere il tocco nostalgico del bimbo che dorme nelle stesse lenzuoline di mamma o papà?
Anche in questo non mi sono fatta problemi a riciclare cose mie o di mio marito, facendo felici entrambe le nonne...e il mio portafogli.


 
Ho organizzato gli spazi in modo che le sorelline possano arrivare a prendere un po' tutto, perché sono già state elette come aiutanti ufficiali per i cambi. Ho dovuto sistemare come potevo gli indumenti, ma ci tenevo a fare in modo che vengano coinvolte il più possibile nella gestione del fratellino.
In questa foto ecco quello che sto preparando per la nascita: un po' di tutine, bodies, qualche maglioncino di lana che era del papà e lo spazio vuoto è per i pannolini: i primi tempi saranno i classici usa e getta, ma poi farò largo a quelli lavabili, molto ingombranti ma decisamente "economici". Di questi però ve ne parlerò prossimamente!
A presto, Flavia

venerdì 18 ottobre 2013

Corsie preferenziali


Tutte conoscete le corsie preferenziali dei supermercati, quelle con tanto di cartello, sempre aperte e create appositamente per disabili e donne incinte.
Io le detesto e le evito sistematicamente. Questa per me è la terza gravidanza e quindi posso dire di aver accumulato una certa esperienza in merito. Ho sempre solo avuto problemi e discussioni.
Per prima cosa, non ho mai capito se sono io a dover passare davanti a tutti o è la commessa a dover osservare chi c'è in coda alla cassa e lei far passare  avanti chi ne ha bisogno. Di sicuro la prima opzione non mi piace molto: forse sarà anche un mio diritto, ma mi pare arrogante arrivare come se niente fosse e passare davanti con la scusa del pancione. E' anche vero che chi si mette in coda lì lo dovrebbe mettere in conto, ma lo stesso, a me dà fastidio. La seconda opzione prevede che la commessa abbia occhio e sia energica nei confronti di chi fa la coda: in questo caso rare volte ho notato un'attenzione del genere, anzi! E pensare che le commesse sono tutte donne!
Ho avuto due occasioni in cui ho proprio discusso: la prima, quando aspettavo la mia seconda figlia. Avevo pancione e passeggino con la grande dentro (tra l'altro di nemmeno 18 mesi), spesa appoggiata tutta sul nastro e il signore davanti che stava pagando. Arriva un altro signore di una certa età, alza un braccio dicendo che aveva solo un prodotto e la moglie a casa a letto,  e mi è passato davanti. La commessa mi ha guardata con aria di scusa, peccato che quando il signore ha posato il sacchetto, con l'altra mano ne ha appoggiati altri tre o quattro che teneva ben nascosti contro la gamba. Mentre pagava, un altro signore, dietro di me, l'ha chiamato e si sono messi a chiacchierare. Poi il tipo ha preso i suoi sacchetti, mi ha di nuovo detto che aveva la moglie malata in casa, ma intanto ha continuato a chiacchierare con l'amico. Nel frattempo io ho pagato la mia spesa, ho lanciato un'occhiataccia alla commessa (che non mi guardava più) e sono andata a protestare alla cassa centrale. Forse avrei dovuto fare una piazzata, ma bisogna sempre arrivare alle scenate per tenere a bada i maleducati?
La seconda occasione è stata qualche giorno fa, in un altro supermercato. Avevo davanti due signori e dietro di me un'anziana sulla carrozzella, con sua figlia. Era dopo pranzo, era evidente che quelle due signore si erano prese tutto il tempo per fare la loro spesa perché erano lì che se la contavano con tutta calma. Io ero con mia figlia più grande, avevo in mano solo un pezzo di pane e i due signori davanti a me entrambi poca roba. La commessa vede la signora sulla sedia a rotelle e decide di farla passare avanti. Aveva una spesa enorme, due borse stracariche, che la figlia, con mooolta calma, ha posato sul nastro. Io non ho detto niente, ma i due signori davanti sbuffavano già. Quando, finalmente, è toccato a me, mi sono lamentata. E la commessa se ne è uscita dicendo che ero io a dover chiedere di passare avanti e non lei a farmi passare! Me ne sono uscita da lì furiosa, alla faccia della mia pressione alta!
Per fortuna nei supermercati più grossi hanno introdotto le casse fai-da-te e io ho risolto usando sempre quelle. Ogni tanto, qualcuno, credendo di darmi una mano, mi suggerisce di usare le casse con corsie preferenziali: MAI, non ci provo più.
E voi, che esperienze avete?
Flavia

venerdì 4 ottobre 2013

Cambiamenti

immagine tratta da: www.bebeblog.it
 
Ritorno sul blog dopo molti mesi di latitanza.
Tante cose sono successe dal mio ultimo post e cercherò di aggiornarvi.
Per prima cosa la novità sostanziale: nella nostra famiglia arriverà un bambino! Il termine è previsto poco prima di Natale, quindi ormai sono nel terzo trimestre di gravidanza.
Questa terza gravidanza mi ha creato diversi fastidi e molto del silenzio informatico di questi ultimi tempi è dovuto a causa del periodo un po' pesante che ho vissuto, soprattutto nei primi mesi.
In pratica ho avuto una specie di nausea verso il web, analoga alla nausea da cibi: non potevo avvicinarmi al pc senza sentire un rifiuto quasi fisico all'idea di mettermi davanti alla tastiera...insomma, una cosa mai successa che però mi ha bloccata non poco.
Questi mesi di pausa però mi hanno fatto pensare molto alle motivazioni di apertura di questo blog.
All'inizio volevo farne uno spazio per condividere i miei sforzi di manualità creativa, i lavoretti con e per le bimbe, le cose belle che cerco di far conoscere a loro. Ora però mi sono resa conto che il tempo per i lavoretti calerà ulteriormente, e il mio sforzo creativo, per ora, è dedicato al bambino che arriverà. I fastidi e le complicazioni della gravidanza stanno continuando, quindi mi devo adeguare a quello che il mio corpo mi lascia fare, cioè ben poco rispetto a quello che avevo previsto.
Ho pensato quindi di cambiare l'argomento dei miei post e passare a argomenti da neomamme o di tipo educativo....insomma, mi accoderò, almeno per un po' di tempo, al filone delle mamme blogger che parlano della loro vita da mamme/educatrici/ecc.
Probabilmente posterò cose trite e ritrite, ma preferisco fare così invece di chiudere definitivamente. Cercherò comunque di non tralasciare del tutto la parte hobbistica, anche per mantenere ancora un legame con l'idea iniziale del blog.
A presto quindi, con nuove cose da dire e pensare!
Flavia